Nemmeno Dame Agatha è passata indenne alle scuri delle nuove sensibilità nel mondo dell’editoria.
Harper Collins sta infatti portando avanti una campagna di «revisione» di termini e passaggi potenzialmente offensivi dai romanzi della celebre regina del giallo. Come già per Roald Dahl e Ian Fleming a cadere sotto la scure dei revisori sono parole che alla luce della sensibilità odierna potrebbero essere prese più offensive di quanto non lo siano veramente.
Dire che un personaggio è «nativo» invece che «locale» è offensivo? Al giorno d’oggi sicuramente sì, ma la sostituzione meccanica rischia di snaturare il senso originale di alcuni romanzi.
Il Post Libri racconta le reazioni italiane alle modifiche dell’opera ti Dahl: molti dubbi e qualche voce a favore.
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