Su suggerimento di @Ander Elessedil.

 

Simon Cox, corrispondente dalla BBC dal Libano, esplora il traffico di reperti archeologici siriani attraverso interviste a vari personaggi nella catena del contrabbando. Si passa dal giovane siriano che, attraverso conoscenti in Siria, contrabbando in Libano alcuni manufatti, al poliziotto libanese che cerca di contenere il traffico, al trafficante siriano trapiantato in Turchia che ha contatti diretti con i tombaroli. La maggior parte delle opere sono vendute a compratori occidentali o del Golfo.

Viene anche confermato che questo saccheggio è una delle fonti di finanziamento dell’ISIS, che ricava il 20% del valore dei pezzi venduti. L’ONU ha di recente votato una risoluzione che condanna questo tipo di traffico.

 

Immagine da Wikimedia Commons