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Sale eSport chiuse: Stato Italiano vs buon senso

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In un video su YouYube, l’avvocato Francesco Catania commenta la recente chiusura delle sale eSport deciso dall’Agenzia Dogane e Monopoli.

L’operazione sarebbe nata da un esposto avanzato da LED srl, una società che gestisce sale da giochi e da bowling tradizionali. Nell’esposto si contesta il fatto che le sale non pagano tasse sull’intrattenimento e i computer utilizzati non sono omologati come previsto dalla legge.

Il problema, serissimo, consiste nel fatto che, se l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dovesse considerare i computer al pari di macchine da gioco, tutti gli importatori, da Apple ad Acer, passando per Nintendo, Microsoft e Sony, dovrebbero essere sanzionate per importazioni illegali, posto che nessuna console e nessun computer è “omologato”. Similmente, secondo questa valutazione, sarebbe un’illecito amministrativo anche permettere ai clienti di provare un titolo o una console all’interno di un centro commerciale, negli stand delle fiere e perfino a manifestazioni come il Lucca Comics.


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