Su suggerimento di @Mambombuti.
Analizzando 10 “mi piace” cliccati da una persona su Facebook, un algoritmo è in grado di tracciare un profilo della sua personalità più corretto di quello fatto da un collega di lavoro, e con 150 “mi piace” diventa più bravo persino di genitori e fratelli. I suoi creatori indicano svariate possibili applicazioni di algoritmi di questo tipo, ma non si nascondono che sollevano inquietanti problemi di tutela della privacy.
Immagine da flickr.
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