A cura di @MostroDeiBiscotti.
Un articolo di AstronautiNews riassume le novità riguardanti le varie missioni attive e quelle in fase di preparazione. Alcuni degli eventi più interessanti di Febbraio:
# Terra
– il Falcon Heavy di SpaceX ha esordito portando in orbita solare la Tesla Roadster di Elon Musk, oggi ufficialmente riconosciuta dalla NASA come oggetto celeste; sempre SpaceX, utilizzando una nave presa a nolo, Mr. Steven, ha tentato e mancato di poco il recupero delle carenature del payload di un Falcon 9;
– l’inchiesta relativa al lancio di fine gennaio dell’Ariane 5 ha indicato l’errato settaggio dei sistemi inerziali del razzo come causa del parziale fallimento;
– l’amministrazione Trump ha presentato la proposta di bilancio NASA per il 2019: i due punti più controversi riguardano la decisione di terminare il finanziamento federale per la Stazione Spaziale Internazionale a partire dal 2025 e la cancellazione del telescopio spaziale WFIRST: quest’ultima proposta ha scatenato una levata di scudi generalizzata nella comunità scientifica.
# Marte
– Opportunity ha festeggiato i 5000 giorni marziani di missione; sempre in tema di rover, mentre un pezzetto di Marte si appresta a ritornare sul pianeta rosso a bordo del rover Mars 2020, proseguono i piani della NASA per recuperare campioni di roccia marziana;
– in orbita, il TGO di ExoMars ha concluso l’aerobraking e a breve inizierà l’attività scientifica; il Mars Reconnaissance Orbiter ha invece registrato un’anomalia che ne ha causato il passaggio in safe mode: proprio MRO avevo mostrato nei giorni precedenti che il lander Phoenix sta venendo lentamente inghiottito dalla sabbia;
– buone notizie infine per i futuri coloni: sul pianeta l’acqua potrebbe essere più facile da trovare di quanto creduto fino ad ora.
# Sistema solare esterno
– la sonda Juno ha terminato l’undicesimo flyby ravvicinato di Givoe e si appresta a festeggiare il suo secondo compleanno;
– New Horizons ha battuto il record dell’immagine realizzata dalla posizione più distante dalla Terra, detenuto per 27 anni dalla famosa “Pale Blue Dot” di Carl Sagan realizzata nel 1990 dalla sonda Voyager 1;
– Voyager 1 e 2 si trovano rispettivamente a 141 e 117 UA dalla Terra.
Immagine da Flickr (Giuseppe Donatlello). Post pubblicato il 28/02/18.
Update 20/03: riprendiamo questo post per le numerose integrazioni nei commenti.
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