A cura di @Carlj91.
La finanza islamica può essere definita come un modo di fare finanza che segue i precetti della Sharia. Le banche islamiche si distinguono così in modo sostanziale dalle banche occidentali, in quanto è necessario il rispetto di diversi precetti: i più importanti sono il divieto di chiedere interessi (riba), considerati una forma di usura; la condivisione dei rischi e dei profitti tra creditore e debitore e, infine, l’obbligo di appoggiare tutte le transazioni finanziarie su di un attivo reale, e ciò in teoria esclude il ricorso a prodotti derivati.
Secondo il Sole 24 Ore, in parlamento sta arrivando una proposta di legge che, anche se adeguata per aprire la strada al nuovo business, sarà sicuramente terreno di scontro di dibattito politico perché incrocia diversi temi “sensibili” come immigrazione, terrorismo, identità e capitali islamici.
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