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Speciale Bezos e sauditi; poi riconoscimento facciale, fake news e altro

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Il primo maggio 2018 Jeff Bezos, Ceo e fondatore di Amazon, l’uomo più ricco al mondo, a capo di una delle maggiori multinazionali americane e globali, riceve un video su Whatsapp. Un contenuto apparentemente scialbo e impersonale, sembra uno spot sulle telecomunicazioni, con una bandiera saudita e una svedese in primo piano. A mandarglielo è un suo recente contatto, niente meno che Mohammed bin Salman, o MBS come lo chiamano in molti, il principe ereditario dell’Arabia Saudita e leader de facto del Paese. I due si erano conosciuti a una cena alcune settimane prima a Los Angeles, a un evento organizzato dal noto produttore cinematografico Brian Grazer (produttore, ad esempio, del film The Beautiful Mind), mentre il potente principe saudita era in uno smagliante tour americano, facendo lo slalom tra la conduttrice tv Oprah Winfrey, i big della Silicon Valley, il presidente Trump e il suo genero Jared Kushner. In particolare i rapporti fra MBS, Trump, i suoi collaboratori e soprattutto Kushner sembrano essere intensi, informali e molteplici e sono segnati dall’accusa di vari conflitti di interesse oltre che da preoccupazione di parte dell’intelligence americana.

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