A cura di @Nedcuttle21(Ulm) e @Uqbal.
Micromega pubblica un’intervista all’economista Emiliano Brancaccio sulla situazione politico-economica del nostro paese.
[…] I mercati finanziari fibrillano, lo spread aumenta, la borsa perde punti e gli speculatori, come un tempo disse l’ex ministro Padoa Schioppa, iniziano a sentire “l’odore del sangue”. Ci attende un’estate di passione, con il rischio di nuove elezioni e la speculazione finanziaria a spargere altra benzina su una battaglia politica già infuocata. Esiste un modo per evitare che in una fase così delicata le manovre degli speculatori condizionino le scelte politiche? Lo abbiamo chiesto a Emiliano Brancaccio, docente di Politica economica all’Università del Sannio ed estensore qualche anno fa del “monito degli economisti”, un documento premonitore che annunciava molti dei problemi in cui oggi versa l’eurozona. Per l’economista una soluzione per contenere gli attacchi speculativi esiste, e si basa sull’immediata applicazione delle norme europee sul controllo dei movimenti di capitale.
Strade Online spiega perché l’idea che la politica debba parlare di persone, o di valori, e non di spread è completamente priva di senso:
Lo spread, non diversamente da altri indicatori, è il condensato dell’andamento di aspetti reali dell’economia di un paese. L’utilità di tali indicatori sta proprio nel loro anonimato: essi forniscono, al decisore politico che sappia leggerli, un’indicazione su cosa non va, in questo caso l’incertezza rispetto alle capacità di un paese di onorare i propri debiti.
Immagine tratta da Pixabay
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