Per Bentivogli nell’era della digitalizzazione il lavoro si crea con le competenze, e il sindacato, per tutelare gli interessi degli iscritti, deve operare per fare in modo che queste competenze crescano il più possibile.
Econopoly analizza il giro d’affari alimentato in Italia dal fenomeno migratorio.
Miliardi di euro, solo in Italia, investiti, spesi, guadagnati da tutti coloro che operano, pur nel massimo della loro efficienza e onestà, per affrontare ogni giorno il fenomeno dei migranti.
Tiscali News spiega la proposta leghista, di cui si sta parlando da qualche giorno, di creare zone a esenzione fiscale per i pensionati che vi si trasferiscono, con l’obbiettivo di fare concorrenza a Spagna e Portogallo che hanno implementato esenzioni in parte simili e rilanciare l’economia di Sicilia, Sardegna e Calabria, che eventualmente sarebbero le prime tre regioni pilota.
La Stampa riporta che secondo la CNBC Trump, in un incontro in West Virginia, avrebbe riaffermato la volontà di imporre dazi al 25% sulle auto provenienti dalla UE.
In un recente post su LinkedIn, riassunto da Fast Company, Bill Gates recensisce il libro Capitalism Without Capital di Jonathan Haskel and Stian Westlake, e spiega come la rivoluzione del software stia cambiando l’economia, spostando il valore da merci tangibili a servizi e contenuti digitali intangibili, e come governi e politica dovrebbero cambiare per governare questo nuovo modello e non restare indietro.
Aldo Cazzullo sul Corriere risponde alla domanda di una lettrice che si pone dubbi sul turismo straniero in Italia, e su cosa lascia al paese dopo il suo passaggio.
Brian Nolan ha messo a confronto l’evoluzione della disuguaglianza e dei redditi mediani in diversi paesi, per mostrare l’importanza di considerare il contesto locale nel dibattito sull’andamento dell’economia negli ultimi decenni.
Salon ha pubblicato un estratto dal libro Why We Can’t Afford the Rich di Andrew Sayer in cui si critica la teoria economica trickle-down, sminuendo il ruolo dei super-ricchi nella creazione di posti di lavoro.
Chiamatelo fattore «T», appunto dal nome del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Ebbene è proprio quel personaggio dall’aria accomodante (qualcuno addirittura lo paragona al ragionier Filini dei film di Fantozzi), che sta condizionando quello che da sempre è il vero core business del governo gialloverde, cioè le nomine.
Leonardo Tondelli si interroga sul recente scenario politico italiano, che ha visto l’ascesa di Lega e Movimento 5 Stelle e il contemporaneo declino del PD e Forza Italia e si chiede se non sia il caso di ripristinare il finanziamento pubblico dei partiti.
Come riporta il New York Times, l’amministrazione Trump ha annunciato un pacchetto di aiuti da 12 miliardi di dollari per sostenere gli agricoltori colpiti dalla guerra commerciale innescata dallo stesso Trump.
Partendo dall’osservazione che i tassi di fertilità sono in costante diminuzione e la generazione dei baby boomers si avvia ormai alla pensione, con un intervento su reason, il sociologo americano Jack Goldstone sostiene che gli Stati Uniti abbiano bisogno, ora come non mai, di più immigrati per “rimpolpare” una forza lavoro che andrà restringendosi sempre di più in futuro:
From 2010 to 2040, just two regions of the world are likely to enjoy increasing labor forces: India and Africa.
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