Claudia Torrisi racconta su Valigia Blu l’aggressività delle pagine social di Matteo Salvini e come il ministro dell’Interno la indirizza verso vittime specifiche utilizzando una forte “polarizzazione dei sentimenti”.
Su Left, Giulio Cavalli prende spunto dal linguaggio utilizzato dal Ministro dell’interno, nonché dal tweet di Giorgia Meloni sul reato di tortura, come segni del dilagare di una cultura dell’odio.
Sergio Savini per la rubrica Noisey di Vice si chiede se l’avversione alla figura di Young Signorino non nasca da diffuse forme di discriminazione e svilimento nei confronti di disagi e malattie mentali.
di GiMa&RNik The Dumb Duo • 20 Dic 2017 • 0 commenti •
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A cura di @GiMa&RNik The Dumb Duo.
Un articolo su Nautil.us descrive attraverso le parole di Robert Sapolsky le ragioni sociali ma sopratutto biologiche che spingono le persone a diffidare, fino ad odiare, gli altri; ma che forse c’è speranza di un cambiamento grazie all’aiuto della scienza:
Humans universally make Us/Them dichotomies along lines of race, ethnicity, gender, language group, religion, age, socioeconomic status, and so on.
Un articolo de Linkiesta pone l’attenzione su quello che Francesco Cancellato identifica come un fenomeno nuovo: nonostante la retorica sulla Generazione Erasmus, in Italia e Francia la grande maggioranza della popolazione sotto i trent’anni vota euroscettico.
Trump ha svegliato la coscienza critica del popolo dem. Perché si era addormentata? Un antropologo [ Maximilian Forte, NdM] propone una rilettura degli ultimi passi dei Democratici.
Leonardo Tondelli risponde ad un corsivo di Filippo Facci, in cui il giornalista elenca le motivazioni per cui “odia l’Islam”, riflettendo sulle conseguenze di questo odio nel quotidiano e sulla distanza che separa l’autore da quell’islam che tanto odia.
Flavia Perina scrive la sua opinione sull’odio nella discussione pubblica: politica, televisione e giornalismo avrebbero sdoganato un sentimento un tempo additato come riprovevole e antisociale.
di N E O V I O L E N C E • 10 Apr 2016 • 86 commenti •
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Su suggerimento di @Neoviolence
Marco D’Ottavi analizza e descrive su Vice quello che definisce come un vero “odio” nei confronti del difensore della Juventus e della Nazionale, Leonardo Bonucci.
Un’analisi di Vice sui messaggi di odio nati su Facebook nei confronti delle due cooperanti italiane rapite in Siria, a partire dal racconto di come queste “notizie” sono nate e pian piano sparse, le caratteristiche di alcuni canali social ed i motivi di quest’odio forse quasi unico, in un caso di rapimento di connazionali da parte di milizie, tra cui spicca:
ciò che sorprende è che il rancore nei confronti delle due volontarie sembra avere poco a che fare con i fatti veri o presunti, e molto di più con la loro percezione.
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