Gli italiani sono tra i maggiori consumatori di acque minerali al mondo, durante il confinamento le vendite sono aumentate del 20 per cento, ma a San Gemini e nella vicina Amerino non ne hanno beneficiato. Il gruppo Acque minerali spa, concessionario nella sola Umbria delle fonti Amerino, Aura, Fabia, Grazia e Sangemini, il 28 febbraio ha chiuso improvvisamente i due stabilimenti, spedendo gli 86 dipendenti in cassa integrazione. Motivo: mancavano i tappi per chiudere le bottiglie, tutte di plastica perché la linea del vetro che per decenni aveva caratterizzato il marchio Sangemini era già stata fermata un anno fa dalle difficoltà e dall’assenza di manutenzione. L’azienda non aveva soldi per pagare i fornitori.

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