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Una pietra d’inciampo per ricordare un giovane migrante

Una pietra d’inciampo per ricordare un giovane migrante

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Il Liceo Scientifico del comune di Pagani, in provincia di Salerno, ha dedicato una targa d’ottone a un quattordicenne del Mali annegato nelle acque del Canale di Sicilia il 18 aprile del 2015, in seguito a quella che è considerata una delle più gravi tragedie marittime avvenute nel Mediterraneo nel corso del XXI secolo. La scelta di una scuola come luogo in cui incastonare una targa alla memoria del giovane maliano e della sua tragica traversata è dovuta al fatto che il medico legale che ne ispezionò il corpo, Cristina Cattaneo, rinvenne, cucita nel risvolto di una tasca dei suoi abiti, una pagella scolastica. Ne parla un articolo pubblicato su Internazionale.

Da sabato 26 gennaio, entrando nell’atrio del liceo scientifico di Pagani, in provincia di Salerno, ragazze, ragazzi e insegnanti dovranno fare attenzione a non inciampare in una piccola lastra di ottone incastonata tra le mattonelle grigie del pavimento. Quella mattonella dorata, diversa dalle altre, ricorda un loro coetaneo nato in Mali e annegato nelle acque del Mediterraneo a 14 anni, il 18 aprile 2015, nel più spaventoso naufragio avvenuto nel Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale, dove morirono annegati nel canale di Sicilia oltre mille esseri umani che cercavano di raggiungere il nostro paese. Nessuno conosce il suo nome, ma Cristina Cattaneo, medico legale che ha raccolto con cura le sue spoglie, nel libro Naufraghi senza volto ha rivelato un dettaglio che ha commosso molti. Cucita nel risvolto di una tasca dei suoi abiti ha trovato infatti, ben riposta, la sua pagella piena di buoni voti scritti in arabo e francese. Un documento che dava prova del suo impegno scolastico e che lui ha desiderato portare con sé nella lunga traversata del deserto e del mare, perché probabilmente sognava potesse fargli da lasciapassare nel trovare un lavoro o magari proseguire gli studi.


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