Su suggerimento di @Mambombuti.
Un recente studio sembra dimostrare (seppur in un piccolo campione) come nelle persone affette da autismo non si attivino le aree cerebrali che presiedono alla rappresentazione di sé. La risonanza magnetica funzionale, che è stata in grado di rilevare questa differenza con un’accuratezza del 97%, si candida quindi a diventare il primo strumento diagnostico di tipo biologico per un disturbo psichiatrico. L’articolo originale è disponibile su plosone.
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