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3D Printing is Dying

3D Printing is Dying

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Su suggerimento di @Lowresolution

Dopo una prima fase di euforia in cui sembrava che avrebbero cambiato il mondo, le stampanti 3D ad uso consumer stanno morendo. L’additive manufacturing, ha certamente un futuro radioso nel mondo industriale, ma l’idea che in ogni casa ci possa essere una stampante 3D con cui chiunque può stamparsi piccoli oggetti e gadget sembra per il momento tramontata. MarkerBot, principale produttore di stampanti 3D, dopo aver chiuso degli stabilimenti e ridotto il personale, ha recentemente cambiato l’amministratore delegato e spera in un difficile rilancio concentrandosi su settori più specialistici.

Le ragioni del fallimento sembrano evidenti: una stampante 3D di media qualità è ancora piuttosto costosa, l’uso è ancora troppo difficile per la maggioranza delle persone, stampare qualsiasi cosa in 3D è un processo costoso e lento e il risultato non è mai davvero finito. Gli stessi prodotti si posso avere meglio rifiniti e molto più comodamente acquistando online a costi nettamente inferiori. Naturalmente le piccole stampanti 3D casalinghe trovano applicazione in qualche nicchia professionale e nel mondo degli hobbisti, ma la maggior parte degli utilizzatori, dopo aver stampato un pupazzetto di Yoda o un guscio per il telefono, non riesce ad andare molto oltre.


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