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80a Mostra del Cinema di Venezia – Il gran finale

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Quest’oggi si conclude l’ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Stasera alle 19 durante la Cerimonia di chiusura che verrà trasmessa in diretta su RaiMovie scopriremo quali saranno i film premiati dalla Giuria internazionale presieduta dal regista Damien Chazelle (Whiplash, La La Land, First Man) e composta tra gli altri dai registi Jane Campion (Lezioni di piano, Il potere del cane), Martin McDonagh (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Gli Spiriti dell’isola), Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) e Santiago Mitre (Argentina, 1985).
Oltre al Leone d’Oro la Giuria avrà il compito di assegnare i due Leoni d’Argento (Gran Premio della Giuria e Premio per la Miglior Regia), il Premio per la migliore sceneggiatura, il Premio Speciale della Giuria nonché le Coppe Volpi per la migliore interpretazione femminile e maschile e il Premio Mastroianni ad un giovane attore emergente.

Quest’edizione della Mostra del Cinema, caratterizzata dall’assenza di star Hollywoodiane a causa del noto sciopero, è stata comunque ricca di film importanti. Tra i film di spessore che si candidano per il Leone d’oro ricordiamo il bellissimo Poor Things di Yorgos Lanthimos con una grande Emma Stone, rivisitazione in chiave moderna del mito di Frankenstein, Dogman di un ritrovato Luc Besson con l’incredibile interpretazione di Caleb Landry Jones, Green Border di Agnieszka Holland, emozionante racconto di una famiglia di profughi siriani che tenta di attraversare il confine tra Bielorussia e Polonia, Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi, film intimista ed “ecologista” dal finale enigmatico e infine Lubo di Giorgio Diritti, toccante ritratto di un uomo distrutto dalle persecuzioni e dalla guerra.
Tre gli altri film degni di nota che potrebbero aggiudicarsi un premio ricordiamo Ferrari di Michael Mann con il sempre bravissimo Favino Adam Driver, The Killer, film di genere girato in modo pressoché perfetto da David Fincher e interpretato da Michael Fassbender, Bastarden di Nikolaj Arcel, “western di frontiera” ambientato nella brughiera danese del 1700 e infine Hors saison delicatissima opera di Stéphane Brizé.

Altri film apprezzabili in concorso sono stati Origin di Ava DuVernay, interessante riflessione sul razzismo in tutte le sue forme, Woman of.. di Malgorzada Szumoswka e Michael Englert, storia di un transessuale nella Polonia comunista e Memory di Michel Franco.

Per quanto riguarda attrici e attori quest’anno abbiamo assistito a una netta prevalenza di ruoli principali maschili. In campo femminile la migliore interpretazione è stata probabilmente quella di Emma Stone nel film Poor Things di Lanthimos (che si candida anche per gli Oscar ma che potrebbe però essere esclusa dalla corsa alla coppa volpi nel caso il film dovesse vincere il Leone d’oro). Altre interpretazioni femminili degne di nota sono state quella di Aunjanue L. Ellis che in Origin interpreta la giornalista premio pulitzer Isabel Wilkerson e quella di Carey Mulligan che in Maestro interpreta Felicia, la moglie “equilibrante” di Leonard Bernstein. Qualche speranza di accaparrarsi la Coppa Volpi ce l’hanno infine anche Cailee Spaeny che in Priscilla di Sofia Coppola interpreta il difficile (in tutti i sensi) ruolo della moglie di Elvis e Jessica Chastain che in Memory da vita ad una donna problematica con un passato da alcolista.
Ma come dicevamo è soprattutto in campo maschile che quest’anno abbiamo assistito a davvero tante interpretazioni di altissimo livello, a partire dal già citato Caleb Landry Jones di Dogman (che oltre alla Coppa Volpi si candida anche per un Oscar); tra le altre interpretazioni degne di nota ricordiamo Adam Driver in Ferrari, Favino in Comandante, Fassbender in The Killer, Mads Mikkelsen in Bastarden e soprattutto Franz Rogowski in Lubo. Insomma quest’anno la giuria avrà davvero un bel d’affare per assegnare la coppa Volpi maschile.
Per quanto riguarda il premio Marcello Mastroianni al miglior attore emergente una citazione la merita la giovane attrice italiana Rebecca Antonaci che in Finalmente l’alba è riuscita a dare vita ad un personaggio credibile e delicato.

Per quanto riguarda i film italiani quest’anno sono state addirittura sei le pellicole presentate in concorso (decisamente troppe, lo possiamo dire senza correre il rischio di essere smentiti): Comandante di Edoardo De Angelis con il sempre bravissimo Adam Driver Favino, film d’apertura di questa 80a edizione della Mostra del Cinema, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, Adagio di Stafano Sollima, Enea di Pietro Castellitto, Io Capitano di Matteo Garrone e il già citato Lubo di Giorgio Diritti.

Qui di seguito trovate l’elenco completo con le relative minirecensioni di tutti e ventitre i film in concorso di questa ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia nonché alcune minirecensioni dei film fuori concorso (a cura di Mambombuti e Omotto).

Film in concorso

Poor things di Yorgos Lanthimos (Voto 8,5)

Zielona Granica (Green Border) di Agnieszka Holland (Voto 8,5)

Lubo di Giorgio Diritti (Voto 8,5)

Hors saison di Stéphane Brizé (Voto 8,5)

Aku Wa Sonzai Shinai (Evil does not exist) di Ryusuke Hamaguchi (Voto 8+)

Dogman di Luc Besson Voto 8

The Killer di David Fincher (Voto 7,5)

Bastarden (The promised Land) di Nikolaj Arcel (Voto 7,5)

Ferrari di Michael Mann (Voto 7,5)

Maestro di Bradley Cooper (Voto 7,5)

Comandante di Edoardo De Angelis (Voto 7,5)

Io Capitano di Matteo Garrone (Voto 7,5)

Kobieta Z… (Woman of..)di Szumoswka e Englert (Voto 7,5)

Die Theorie Von Allem (The Theory of everything) di Timm Kroger (Voto 7,5)

Origin di Ava DuVernay (Voto 7,5)

Memory di Michel Franco (Voto 7,5)

Finalmente l’alba di Saverio Costanzo (Voto 7+)

El Conde di Pablo Larrain (Voto 7+)

Priscilla di Sofia Coppola Voto 7

La Bête (The Beast) di Bertrando Bonello (Voto 6,5)

Adagio di Stefano Sollima (Voto 5)

Enea di Pietro Castellitto (Voto 4)

Holly di Fien Troch (Voto 4)

 

Film fuori concorso

The Caine Mutiny Court-martial di William Friedkin (Voto 8,5)

Hit Man di Linklater (Voto 8)

Sem Coraçao di Nara Normande Tião (voto 7,5)

Hokage di Shinya Tsukamoto (Voto 7+)

Photophobia di Ivan Ostrochovsky e Pavel Pekarcik (Voto 7+)

Xue Bao di Pema Tseden (Voto 6,5)

Paradiset Brinner di Mika Gustafson (Voto 6,5)

Le Vourdalak di Adrien Beau (Voto 6+)

The Penitent (A Rational Man) di Luca Barbareschi (Voto 6+)

Los Océanos son los Verdaderos Continentes di Tommaso Santambrogio (Voto 5+)

Hollywoodgate di Ibrahim Nash’at (Voto: N/A)


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