A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Secondo la dottoressa britannica Jo Boaler, docente di “Mathematic Education” alla Stanford University, le ultime scoperte nel campo delle neuroscienze sulla crescita e plasticità del nostro cervello suggeriscono che gli insegnanti di matematica dovrebbero superare il tipico e spesso infruttuoso – quando non proprio dannoso – approccio basato su domande chiuse e ripetizione di procedure standard e liberarsi una volta per tutte dello stereotipo secondo il quale ci sarebbero studenti più o meno portati per la disciplina. La didattica, sostiene la Boaler, dovrebbe cominciare a contemplare l’aspetto multidimensionale della matematica, senza perdere mai di vista il fatto che i buoni risultati si conseguono solo attraverso l’impegno e lo sforzo cognitivo. Le riflessioni della Boaler, tradotte da Martina Cecchetto e Federica Poli, sono state pubblicate su MaddMaths!.
Uno degli aspetti più importanti che è emerso dalla ricerca degli ultimi decenni ha evidenziato l’enorme capacità di crescita e cambiamento del nostro cervello in ogni stadio della nostra vita. Uno dei risultati più sorprendenti è stato portato alla luce dagli studi effettuati sui tassisti londinesi. A Londra è possibile ottenere la licenza per guidare una delle famose “black cab” solo dopo aver sostenuto un intenso e complesso training della durata di diversi anni, che richiede di memorizzare tutte le strade e i collegamenti tra di esse in un raggio di 20 miglia da Charing Cross, nel centro di Londra. Alla fine del training bisogna sostenere un test chiamato “The Knowledge” (la conoscenza) e mediamente l’esame viene tentato 12 volte prima di essere superato. I neuroscienziati hanno deciso di studiare il cervello di questi tassisti e hanno trovato che il training spaziale a cui si sottopongono porta ad un aumento significativo dell’ippocampo. È emerso inoltre che, una volta pensionati, non usando più le informazioni spaziali, l’ippocampo si ritira. Queste ricerche sono significative per diverse ragioni. Innanzitutto sono state condotte su adulti di diverse fasce d’età e su tutti è stata rilevata una crescita e un cambiamento considerevole del cervello. Inoltre l’area del cervello interessata dalla crescita, ossia l’ippocampo, riveste un importante ruolo in tutti i ragionamenti spaziali e matematici.
Immagine da Flickr Chee Meng Au Yong.
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