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A chi tocca ridere adesso? La scienza e le reazioni dell’assemblea ONU a Trump [EN]

A chi tocca ridere adesso? La scienza e le reazioni dell’assemblea ONU a Trump [EN]

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A cura di @Perodatrent.

Sophie Scott commenta sul Guardian l’episodio insolito di risate durante il discorso di trump all’ONU.

Uno dei modi con cui gli umani reagiscono alle risate è verificare se stiamo ridendo insieme, o se stanno ridendo di noi. È possibile vederlo nelle scansioni di risonanza magnetica, quando i cervelli delle persone si accendono al suono delle risate, come se stessero sforzandosi di decidere quale è il caso.

Appena si forma un legame sociale tra alcune persone, automaticamente altre persone sono escludesse da quel gruppo, e può essere molto spiacevole esserne esclusi. Ed è ancora più orripilante capire che quel gruppo sta ridendo di voi. Come pare sia successo a Donald Trump.

Le nostre sensazioni su una risata dipendono da cosa stiamo facendo in quel momento. Il processo di apprendimento per recitare una commedia implica l’aver imparato a saper interrompere il discorso quando vi aspettate che gli spettatori si mettano a ridere, e ripartire subito facendo finta di niente se non lo fanno. Se però non sto recitando una commedia, ed invece sto facendo una conferenza scientifica, allora le risate degli spettatori possono essere un a spiacevolissima sorpresa.

Non sembra che Trump si aspettasse una risata quando vantava i risultati della sua amministrazione. Più probabilmente, si aspettava applausi deliziati, ma gli spettatori la pensavano in un altro modo. Quello che interessa la psicologia è che questo pensiero non si è manifestato in silenzio: probabilmente è significativo il fatto che alcuni spettatori si aspettavano che anche altri condividessero la loro mancanza di approvazione, e hanno evidenziato questa credenza con le risate.

 

 


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