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“Achtung! Banditi!” e l’avventura della “Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici”

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Su suggerimento di @pinaz81.

 

In occasione del 70esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo IRIS trasmette questa sera alle 23.25 “Achtung! Banditi!”, uno dei film cardine sulla Resistenza, anche se meno conosciuto di pellicole come Paisà o Roma Città Aperta.
Il film (qui trovate una approfondita recensione), che nel cast annovera Gina Lollobrigida e tra gli sceneggiatori Cesare Zavattini, racconta la storia di un gruppo di partigiani che dapprima tenta di trafugare armi da una fabbrica di Genova Pontedecimo salvo poi infiltrarsi ed unirsi agli operai della fabbrica, in fermento per l’intenzione dei tedeschi di trasferire i macchinari in Germania.
Ma la peculiarità di quest’opera nella storia del cinema italiano non è solo di unire la Resistenza alla lotta operaia sul grande schermo. Nel 1950 gli animi erano ancora caldi e la realizzazione del film fu molto osteggiata (basti pensare che fu vietato di usare armi vere per le riprese e dovettero usare riproduzioni in legno): fu così che a Genova nacque l’idea di creare una Cooperativa di spettatori che autoproducesse, con quote da 500 lire, film al di fuori di condizionamenti e logiche di mercato.
La cooperativa rimase in vita però solo pochi anni e produsse solo due film, fallendo per una serie di concause: il fallimento di Minerva Film, il divieto di esportare “Cronache di poveri amanti” dopo che fu in lizza per la vittoria a Cannes (per non favorire l’avanzata comunista in Italia) e non ultimo per il rifiuto di Togliatti a contribuire al “salvataggio” della stessa.

 

Nell’immagine un fotogramma del film, via Wikimedia Commons


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