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Allergie alimentari. Gli esami inutili e gli italiani “ipersensibili immaginari”

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Su suggerimento di @il più recondito angolino.

Arrivano le prime linee guida che mettono al bando test “fasulli” per scoprire le allergie alimentari. Le ha stilate la Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC). Per la diagnosi esistono, infatti, test validati, ma ogni anno sono circa 4 milioni gli esami fasulli eseguiti in Italia: positivi 9 volte su 10, hanno la stessa attendibilità diagnostica del lancio di una monetina ma fanno sprecare ben 300 milioni di euro l’anno. Fra i test messi al bando quello del capello e quello della forza muscolare, “del tutto privi di fondamento scientifico”. La SIAAIC li ha preparati pensando ai medici e all’informazione dei pazienti e il documento è in corso di pubblicazione su Clinical Molecular Allergy. I veri allergici, affermano gli esperti, sono oltre 2 milioni e gli intolleranti a lattosio, nickel o altre sostanze negli alimenti sono complessivamente circa 10 milioni, ma si stima che siano almeno altri 8 milioni gli italiani “ipersensibili immaginari” che imputano a un cibo qualsiasi i sintomi più vari.

 

Immagine [Public domain], via Wikimedia Commons


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