Anche Altri Orienti dedica una puntata al conclave e alla situazione della Chiesa Cattolica in Asia: un posto dove vivono milioni di fedeli, anche se spesso fanno parte di minoranze religiose. Già sotto Giovanni Paolo II la Santa Sede mostrò una grande attenzione alla crescente importanza di questo continente, e il suo interesse si espresse attraverso viaggi ufficiali e canonizzazioni in massa di santi locali. Benedetto XVI fu solo apparentemente meno attivo: nel 2017 infatti scrisse una lettera aperta ai cattolici cinesi in cui tentò di normalizzare le relazioni con la Cina popolare, invitando i cattolici cinesi ad essere “buoni cittadini”, e cercando di comporre il dissidio fra la chiesa clandestina e quella riconosciuta dallo Stato. Questo portò, nel 2018, a un accordo “temporaneo” fra le due entità, prorogato fino ad oggi.

Dall’Asia vengono due “papabili”, il filippino Luis Antonio Tagle e il singalese Malcolm Ranjith. Tagle, attualmente a capo di Propaganda Fide, è spesso considerato relativamente progressista e molto “mediatico”. Ranjith, più anziano e conservatore, è particolarmente specializzato su questioni liturgiche. In totale, quindici cardinali dell’Asia Orientale e Meridionale parteciperanno al conclave.