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Bisturi e cocaina: oltre 40mila i medici che fanno uso di sostanze

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Su suggerimento di @Raphus Cucculatus jr

Un articolo de Linkiesta mette in luce un problema poco sottolineato ma presente negli ospedali di tutto il mondo: gli operatori sanitari che si occupano di servizi “di frontiera”, come chirurghi, anestesisti e ginecologi, fanno ricorso a sostanze stupefacenti in percentuali più alte rispetto alla popolazione non medica. A Torino è nato un centro per curare i problemi derivanti dallo stress del lavoro in ospedale.

Immagine da Wikimedia Commons.

 


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