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Chi prenderà in mano i meme e la rete?

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Su suggerimento di @Lorella Cucchiaini.

Certo, i meme fanno ridere e stimolano la creatività, ma secondo Luca Iavarone, esperto del tema per fanpage.it, sono anche cartine di tornasole della libertà della rete: sempre più aziende e politici stanno usando la figura retorica del meme per arrivare a più persone.

«Oggi sono ancora gli utenti a scegliere e a riprodurre in autonomia, a ridicolizzare e a moltiplicare all’infinito – spiega Iavarone -. Non so cosa c’è all’orizzonte. In fondo io penso che internet sia una piazza e non abbiamo ancora capito quale sia la prerogativa, la vera natura, di questa piazza, di questo medium. Chi per primo lo scoprirà avrà dei vantaggi e allo stesso tempo ne decreterà l’obsolescenza». Come mai? «È una mia opinione, ci tengo a precisarlo – puntualizza -. Penso che finché la piazza è libera, c’è spazio per tutti e ognuno sceglie cosa condividere con una buona dose di autonomia. Se non dovesse essere più così, con dei trend e dei contenuti troppo pilotati, gli utenti andranno in cerca di nuovi spazi».

Un’intervista de Linkiesta al creatore del meme Sono giapponese che parla di come i meme si creino e di cosa significhino.

Immagine da flickr.


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