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Combattere la povertà con il mercato [EN]

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Su suggerimento di @Yoghi

Il New York Times spiega come una ONG, impegnata nell’offrire cibo e beni di prima necessità a persone a rischio povertà, abbia enormemente aumentato la propria efficienza utilizzando un metodo analogo (ma non equivalente) al libero mercato.
In precedenza, per redistribuire le risorse tra le varie filiali, veniva usato un metodo simile all’economia a pianificazione centralizzata come nell’Unione Sovietica e, come nell’Urss, ciò comportava sprechi e scarsità.
Ora i beni vengono distribuiti come in una borsa merci: le varie filiali ricevono un numero fisso di “punti” grazie al quale possono “comprare” dall’organizzazione centrale i beni che essa riceve in donazione. In questo modo ogni filiale riceve esattamente ciò che desidera.
Vi è pero una significativa differenza rispetto ad un sistema di capitalismo puro: le diverse filiali ricevono un numero di punti proporzionale al bacino di utenti che servono. In altre parole vi è una sorta di sistema di redistribuzione del reddito che garantisce l’equilibrio del sistema.

 

Immagine di Salvation Army USA West via Flickr, CC  BY 2.0


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