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Come l’occidente ha perso il Niger

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Drew Hinshaw, Benoit Faucon e Joe Parkinson su The Wall Street Journal commentano il colpo di stato in Niger e la poca accortezza dei governi USA e francese ($ — alt).

Secondo gli autori, le colpe e le lentezze decisionali americane e francesi (p.es. non c’era alcun ambasciatore statunitense nel paese, Blinken era in visita diplomatica a  Tonga e Macron in Nuova Caledonia) nel non aver previsto il colpo di stato ed il non aver reagito quando era ancora possibile ha fatto chiudere la finestra di opportunità che avrebbe probabilmente consentito di alterare il corso degli eventi.

I funzionari dei servizi segreti statunitensi e francesi erano da tempo a conoscenza del piano del Presidente di riorganizzare la sua scorta e dei rischi che ciò comportava. La guardia presidenziale si è sentita emarginata dopo che ingenti somme di assistenza militare si sono riversate sulle unità antiterrorismo del Paese, hanno dichiarato due persone che hanno familiarità con la situazione.
Il servizio di intelligence francese DGSE ha avvertito Parigi del rischio, ma né la Francia né gli Stati Uniti hanno intrapreso azioni significative per difendere il loro alleato a Niamey, secondo i funzionari dell’intelligence francese e dell’Africa occidentale.
Bazoum, eletto nel 2021 nel primo passaggio di potere democratico del Niger, era stato salutato da Washington come un partner affidabile contro la duplice minaccia degli attacchi jihadisti e della crescente influenza della Russia.


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