un sito di notizie, fatto dai commentatori

Cose antiche – Primavera 2023

0 commenti

Questa primavera ci sono tante belle mostre su cose antiche in giro per lo stivale, quindi scrollatevi di dosso il torpore invernale e mettiamoci in viaggio. (Ho ordinato gli eventi in ordine cronologico secondo la data di chiusura)

E’ stata prorogata fino al prossimo 14 maggio la mostra Antichi popoli di Puglia. L’archeologia racconta, allestita presso il Castello Svevo di Bari.

Gli archeologi del Museo Reale di Torino terranno fino al 18 maggio 2023 una serie di incontri nell’ambito del workshop intitolato Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità. “Ogni appuntamento prevede un laboratorio interattivo dietro le quinte per familiarizzare con tecniche e materiali impiegati per le principali classi ceramiche del Mediterraneo, e un percorso guidato nella nuova Galleria Archeologica alla scoperta dei vasi più prestigiosi delle collezioni torinesi.”

Al Museo archeologico San Lorenzo di Cremona fino al 21 maggio 2023 sarà possibili visitare la mostra Pictura Tacitum Poema – Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona. “Migliaia di frammenti di intonaco dipinto, venuti alla luce nello scavo della Domus del Ninfeo di piazza Marconi, oltre a costituire un’importantissima testimonianza dell’evoluzione della pittura romana in Cisalpina dagli inizi del I secolo a.C. al 69 d.C., raccontano le tante storie della casa e dei suoi proprietari.”

Prorogata fino al 28 maggio 2023 a Vicenza la mostra I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone, allestita presso la Basilica palladiana. “La mostra restituisce uno spaccato della vita quotidiana nell’antico Egitto, con un focus particolare su Tebe, l’odierna Luxor, e Deir el-Medina, il villaggio, fondato intorno al 1500 a.C., dove scribi, disegnatori e artigiani lavoravano per costruire e decorare le tombe dei faraoni.”

Sempre a Vicenza, presso il Museo del Gioiello, è visitabile fino al 28 maggio la mostra (evento collaterale alla precedente) Gioielli e amuleti. La bellezza nell’antico Egitto, “che accompagna i visitatori nel mondo della bellezza, della cosmesi e della magia dell’antico Egitto, alla scoperta di amuleti, geroglifici e gioielli, tra cui uno straordinario corredo funebre ancora celato tra le bende delle mummie di Kha e Merit, vissuti a Deir el-Medina circa 3600 anni fa.”

Il Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza ospita ancora fino al 31 maggio 2023 la mostra Palafitte e piroghe del lago di Fimon, in cui sono esposti reperti dal Lago di Fimon, “sui quali si sono svolte indagini archeologiche con le più moderne tecnologie che hanno consentito di precisare maggiormente le loro cronologie che riportano all’età del Rame e del Bronzo.”

Prorogata a Udine fino al 4 giugno 2023 la mostra intitolata Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’Università di Udine nell’antica Assiria. “Le ricerche condotte dall’Ateneo friulano nella Regione del Kurdistan in Iraq, nel cuore dell’Assiria, e le straordinarie scoperte effettuate nelle pianure dell’alta Mesopotamia hanno contribuito a gettare luce su aspetti fino ad oggi poco o per nulla noti del processo formativo dell’impero assiro, consentendo di comprendere come l’élite imperiale abbia gestito l’organizzazione territoriale dell’Assiria attraverso la creazione di una vasta rete d’infrastrutture imperiali.”

Fino al 15 giugno 2023 il Museo Nazionale Etrusco presso Rocca Albornoz di Viterbo ospita la mostra Leoni, Sfingi e Mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci. “Sarà possibile ammirare i reperti rinvenuti nei recenti scavi effettuati nella Necropoli dell’Osteria e in quella di Poggio Mengarelli. Faranno bella mostra di sé i corredi della straordinaria Tomba delle Mani d’argento, della Tomba dello Scarabeo Dorato e della Tomba 18, con la rarissima coppa tolemaica, oltre che gli esempi delle più importanti produzioni di artigianato artistico vulcente, come la statuaria in pietra.”

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospiterà fino al 27 agosto 2023 la mostra intitolata Picasso e l’antico. “Il determinate confronto di Picasso con le sculture Farnese e i dipinti di Pompei viene restituito attraverso 43 opere, tra cui alcuni prestigiosi prestiti concessi dal Musée National Picasso-Paris, da Gagosian New York e dal British Museum di Londra, dal quale provengono 37 tavole delle 100 che compongono la celebre «Suite Vollard» (1930-37)”.

Gli ambienti della Palestra grande degli scavi a Pompei ospitano fino al 3 settembre 2023 la mostra Arte e sensualità nelle case di Pompei. à. Tra le ultime scoperte, che hanno suscitato molto interesse, la casa di Leda e il cigno e il carro cerimoniale con decorazioni erotiche di Civita Giuliana.

In occasone del bicentenario della decifrazione dei geroglifici, il Museo Egizio di Torino ospiterà fino al 7 settembre 2023 la mostra Il Dono di Thot: Leggere l’antico Egitto, dedicata interamente alle scritture (ieratico, demotico, copto e geroglifico) e la varietà dei supporti su cui si scriveva. Secondo il mito, fu il dio Thot a ideare l’arte della scrittura, divenendo patrono della conoscenza e degli scribi.

I Musei Capitolini di Roma ospitano attualmente una serie di mostre molto interessanti: fino al 24 settembre La Roma della Repubblica. Il racconto dell’Archeologia, allestita nelle sale di Palazzo Caffarelli. Attraverso una serie di temi e contesti archeologici, vengono illustrati i caratteri e le trasformazioni della società romana nel corso di ben cinque secoli, dalla nascita della Repubblica alla creazione dell’Impero.

Al Palazzo dei Conservatori, fino al 24 settembre è allestita la mostra Cursus Honorum. Il governo di Roma prima di Cesare, incentrata sulle cariche pubbliche dei magistrati di età repubblicana, il cursus honorum, aspetto fondamentale della vita politica di Roma antica.
Nella Sala della Lupa e dei Fasti antichi, sempre fino al 24 settembre, sarà visitabile la mostra L’eredità di Cesare e la conquista del tempo. “I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale.”  Fino al 1 ottobre invece al Palazzo dei Conservatori, Sala degli Arazzi, sarà visitabile VRBS ROMA, in esposizione per la prima volta il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia.

Al Museo di Antichità di Torino la nuova mostra dossier VIVERE SULL’ACQUA. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte (visitabile fino al 31 ottobre 2023) si concentra sugli insediamenti palafitticoli e sulla vita quotidiana che si svolgeva nel II millennio a.C.; Attraverso reperti archeologici come armi, strumenti di lavoro agricolo, vasellame e gioielli, di produzione locale e di importazione, oltre a numerosi apparati storico-didattici, offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale durante l’Età del Bronzo, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro.

In occasione di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 e del 200° anniversario dell’inizio degli scavi nell’area del Foro romano di Brescia, che portarono alla scoperta del Tempio capitolino e quattro anni dopo a quella della Vittoria alata, l’Ateneo di Brescia ha allestito nelle sale di palazzo Tosio la mostra Luigi Basiletti e l’Antico. La mostra sarà visitabile dal 4 aprile al 3 dicembre 2023.

Al Museo Archeologico di Vigevano, fino al 4 dicembre, la mostra La Collezione Strada esibisce i 260 pezzi (tutti restaurati) che la compongono, reperti che vanno dalla preistoria al Rinascimento, ma i nuclei più ricchi datano all’età della romanizzazione della Lomellina, tra il II e il I secolo a.C., e alla prima età imperiale, tra il I e il II secolo d.C.

Al Museo Civico di Modena, fino al 17 dicembre, allestita la mostra DeVoti Etruschi – La riscoperta della raccolta di Veio del Museo Civico di Modena. “Statue, busti, volti, parti del corpo: sono gli ex-voto che i devoti Etruschi di Veio offrirono in dono alle divinità cui si erano affidati. La raccolta di terrecotte votive, giunta in Museo nel 1894 ed esposta fino agli anni ‘80 del Novecento, è stata riscoperta grazie a un progetto di ricerca che, anche attraverso avanzate tecniche di analisi, ha aggiunto nuovi dati alle conoscenze precedenti.”  A questo link trovate una serie di eventi collaterali alla mostra.

La Reggia di Portici ospiterà fino al 31 dicembre 2023 la mostra intitolata Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano. Saranno esposti i ritrovamenti in legno, materiale di costruzione, di arredo e non solo, conservatisi ad Ercolano a seguito delle ondate di fango vulcanico che seppellirono il sito durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Sabato 14 maggio 2022 sarà inaugurata presso il Civico Museo Archeologico di Acqui Terme l’esposizione temporanea Goti a Frascaro. Archeologia di un villaggio barbarico. “L’esposizione presenta i risultati di diverse campagne di scavo condotte tra il 1997 e il 2020 nel territorio comunale di Frascaro. Si tratta di un sito di straordinaria importanza per l’archeologia altomedievale, essendo uno dei pochissimi casi in cui è stato possibile indagare le tracce di un villaggio e di una necropoli gota. Fino a tempi recenti, le conoscenze archeologiche su questo popolo germanico, così importante per la storia d’Italia, erano limitate per lo più a ritrovamenti episodici o a manufatti isolati. La scoperta si è verificata nell’ambito degli interventi di archeologia preventiva per alcune opere pubbliche.”


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.