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Craxi e l’invenzione dell’uomo forte

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Un articolo pubblicato su Rivista Studio indaga i tratti da “uomo forte” di Bettino Craxi confrontando la sua figura con quella di alcuni leader che sono riusciti a imporsi nel panorama politico del nostro Paese a partire dalla caduta della Prima Repubblica.

Nancy: “Ti lascio, è finita. Vita nuova per me. Voglio andare a ballare in discoteca, andare ai monti, andare al mare. Voglio girare l’Europa in motocicletta, voglio ridere. Non ridiamo mai insieme, noi due” Allan: “Come puoi dire una cosa simile? Perché non son saltate fuori queste cose quando ancora eravamo fidanzati?” Nancy: “Eri diverso, allora. Eri più aggressivo” Allan: “Lo sono tutti nel periodo del corteggiamento. È naturale. Uno cerca di far colpo sull’altra persona. Ma non avrei potuto mantenere per sempre quel livello di corteggiamento. Mi sarebbe venuto un infarto”
(da “Provaci ancora, Sam” di Woody Allen, 1972)

È vero. Dovremmo fare i conti con l’eredità di Bettino Craxi, soprattutto a sinistra. Dovremmo accogliere nel nostro bagaglio ideale e programmatico le battaglie riformiste promosse dal Psi di Craxi. Dovremmo riconoscere nella sua lapidazione pubblica una delle piaghe che attendono ancora di essere sanate, sulla strada della nostra guarigione dalla patologia giustizialista.

 

“Quando Silvio era gagliardo 3” by Hytok is licensed under CC BY-NC-ND 2.0 


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