A cura di @Jeby.
Se siete qui è perché non siete stanchi di leggere sei notizie sul mondo auto, più una. E se le marce normali non vi bastano, controllate i commenti per le ridotte!
In questo post: precursori passati di modelli passati, precursori presenti di modelli futuri, precursori di limiti futuri di CO2, precursori di mobilità ciclabile, precursori di decisioni manageriali. In più: perché TSLA cola a picco?
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Prima – Storiche, uniche e futuriche
La storia dell’industria è fatta spesso di idee scartate, recuperate, rubate e confluite in prodotti poi diventati iconici. Un caso fra tutti? Il VW Maggiolino, chiaramente ispirato alla ceca Tatra V570, ma anche, pare, alla piccola Standard Superior, di cui l’unico esemplare esistente è stato recentemente restaurato. La pubblicità del modello disegnato da un ingegnere ebreo recava addirittura la dicitura Volkswagen, nel senso di sostantivo comune “auto del popolo”.
La Standard Superior, per quanto unica, non è desiderabile come la Lotus “Mark 1”, il primissimo modello prodotto in esemplare unico da Colin Chapman nel suo garage, realizzato su meccanica Austin 7. L’esemplare è adesso ricercatissimo, tanto che Lotus stessa ha aperto la caccia per procurarsi la Mark 1 e aggiungerla alla propria collezione per festeggiare i 70 anni di attività del marchio.
E mentre si batte all’asta l’unico esemplare di 155 “GTA” Stradale, si iniziano a vedere per strada le versioni di prova delle Ferrari Monza SP2 e del futuro Land Rover Defender attesissimo per il 2020.
Seconda – L’ultimo concept a Parigi
E’ in corso il Salone internazionale di Parigi. Ci sono molti prototipi e novità (in ordine alfabetico), tra cui (in ordine sparso e non esaustivo): la nuova BMW Serie 3, che tra l’altro sarà offerta solo con cambio automatico; la Peugeot 508 in versione Station Wagon che tra l’altro farà presto a meno delle motorizzazioni diesel; la Mercedes Classe B rinnovata in tutto con stilemi simili alla Classe A; una versione speciale della Porsche 911, la Speedster; l’Infiniti Project Black con una “power unit” che riprende i sistemi di recupero dell’energia usati in F1; una serie infinita di novità Suzuki, incluse fuoribordo e moto; il nuovo Honda CR-V con un sistema ibrido del tutto inedito sul mercato.
Terza – Quest’Europa è una camera a gas
Tra le perplessità dei costruttori, il Parlamento Europeo ha votato la riduzione delle emissioni di CO2 per km entro il 2030. Le auto dovranno produrre il 40% di CO2 in meno per km percorso. Non solo, i legislatori regionali si stanno anche accanendo sulla circolazione dei mezzi più inquinanti, in Veneto e Lombardia si bloccano i diesel Euro 3, mentre in Emilia Romagna prima si bloccano e poi si sbloccano anche le diesel Euro 4 . A Milano, inoltre, partirà l’area B che blocca le diesel Euro 4 su tutto il territorio comunale, mentre dall’anno prossimo le ibride non potranno più circolare gratuitamente in Area C.
Ma i guai per i costruttori sono già cominciati: grazie all’introduzione dei test WLTP e alla relativa certificazione della gamma, il mercato Europeo è crollato. FCA ha visto un -40%, mentre Audi quasi il -56%, e in Italia a settembre le immatricolazioni hanno avuto un calo del 25%.
Non dovesse bastarvi la confusione, dal 12 Ottobre arrivano anche le nuove sigle identificative dei carburanti.
Quarta – Non ci resta che pedalare
La necessità di ridurre la CO2 ed il crollo della reputazione del diesel spingono i costruttori verso elettrico e ibrido, anche se ognuno tenta di farlo a modo proprio. Mazda, ad esempio, ci tiene a far sapere che riutilizzerà il motore rotativo come generatore per le batterie, FCA si appresta ad avviare a Melfi la produzione delle Renegade Plug-in, ma se, quando saranno disponibili, vorrete un Audi elettrica preparatevi ad aspettare almeno un anno, dall’ordine.
Ma per l’ambiente si può fare ancora di più: la Svizzera, ad esempio, ha recentemente votato per inserire in costituzione norme a favore della bicicletta e dello sviluppo delle infrastrutture ciclabili. A Monaco (ma anche a Berlino e in Olanda) si realizzano le superpiste ciclabili, per facilitare il commuting ciclabile su grande distanza.
E c’è anche chi prova a vivere completamente senza auto, spostando la famiglia e gli oggetti con le cargo bike.
Quinta – Back to the steering wheel
Per chi ancora si sposta in auto, il next big thing è certamente la guida autonoma. Tesla, che viene percepita come la migliore nel campo, si è fatta superare nei fatti da Cadillac e dal suo Super Cruise, almeno secondo uno studio di Consumer Report.
Uno dei punti a sfavore dell’AutoPilot è il fatto che manderebbe messaggi ambigui sulla sua reale efficacia: deve essere quello che ha pensato il conducente di una Tesla S il quale, ignorando ogni messaggio, ha finito per tamponare una vettura parcheggiata.
Intanto Johnn Elkann non perde occasione per autoproclamare FCA la prima al mondo nel campo della guida autonoma, grazie alla collaborazione con Waymo.
Sesta – Come ti cambio il capo
Elon Musk si dovrà dimettere dal ruolo di Presidente di Tesla, dopo aver firmato un accordo in seguito all’indagine della SEC su un suo Tweet in cui annunciava un accordo per ritirare Tesla dal mercato azionario.
Non è il solo a dover mollare per guai con la giustizia: il CEO di Audi, Stadler, si è dovuto dimettere con effetto immediato per le questioni del dieselgate.
Più morbida la transizione dal Dieter Zetsche a Ola Kaellenius, che sarà il nuovo CEO di Mercedes, il primo non tedesco.
In FCA invece arriva Pietro Gorlier succede ad Altavilla, che si era dimesso dopo la nomina a CEO di Manley, per quello che riguarda le operazioni EMEA.
Retromarcia – Finché TSLA va…
Non è bastato il trimestre positivo di Tesla il cui titolo, dopo le indagini del SEC, continua a calare in borsa. A rincarare la dose ci sono le prese in giro di Elon verso lo stesso SEC e le parole dell’edge fund manager di Greenlight che gettano ombre sulla reale positività del resoconto del Q3 2018.
Immagine di apertura via WikiMedia
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