A cura di @MBfacundo.
Su Rivista Studio, Cristiano de Majo si interroga sul fatto che in Italia il genere del ritratto letterario in ambito politico non abbia mai attecchito, e più in generale un certo stile di giornalismo narrativo, rispetto a paesi come la Francia o gli Usa.
In particolare a scatenare questa riflessione è il lungo reportage dello scrittore Emmanuel Carrère su Macron che ha scritto per il Guardian qualche settimana fa.
[…] È un pezzo, soprattutto, in cui le opinioni politiche dell’autore sono totalmente irrilevanti: se uno scrittore viene chiamato a ritrarre un personaggio politico, che sia di destra o di sinistra e abbia la sua idea su come salvare il mondo, dovrebbe contare meno di zero.
Mi sono chiesto, mentre lo leggevo, se un pezzo del genere sarebbe potuto uscire su un giornale italiano, scritto da un italiano su un politico italiano. E mi sono risposto di no. Abbiamo una tradizione molto consolidata in questo senso.
Immagine da Wikimedia Commons.
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