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Hookii elezioni 2018, -35 giorni

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A cura di @Lara, @Morgho e @Ghiaccio

Eccoci di nuovo all’appuntamento settimanale per fare il quadro della campagna elettorale. Questa settimana il dibattito politico si è incentrato più che altro sulla composizione delle liste dei diversi partiti che, ricordiamo, dovranno essere pubblicate entro il 29 gennaio.

I fatti della settimana

Essendo nel clou della campagna elettorale, tutto si gioca su comizi dal vivo, online e in televisione. Per quel che riguarda quest’ultimo punto, c’è stato il richiamo dell’Agcom a vari telegiornali per aver dato troppo spazio ai partiti dell’opposizione. Questo per via della legge sulla par condicio, che stabilisce che tutti i partiti devono avere uguale spazio nei telegiornali e nei programmi politici. Questo gennaio, inoltre, l’Autorità Garante ha aggiunto delle norme per cui, nelle trasmissioni dove si chiamano opinionisti e giornalisti, la par condicio si “gioca” anche tra i singoli: deve quindi essere possibile il contradditorio tra opinioni differenti, rendendo necessario per il giornalista e l’opinionista dichiarare la propria posizione.

Abbiamo poi discusso molto del possibile allontanamento di Beppe Grillo da M5S, con un’anteprima de L’Espresso, dove si parlava dell’imminente cambiamento del sito di Grillo. Cambiamento poi effettivamente avvenuto.

I programmi

Qui una lista dei programmi o dei punti programmatici delle varie formazioni politche:

Le candidature

Il Movimento 5 Stelle ha indetto le sue parlamentarie ed alcuni dei suoi candidati sono ora noti. È però di questi giorni la notizia di ricorsi e polemiche interne proprio per il loro svolgimento e criteri di selezione, come ad esempio riporta questo articolo di Repubblica.

Anche il Partito Democratico, comunque, ha incontrato delle difficoltà nell’assegnazione dei posti per le proprie liste: non solo deve riuscire a trovare collegi “sicuri” per la maggioranza interna e per gli alleati, ma deve assegnarne alcuni anche per la minoranza di Orlando e quella di Emiliano. Le trattative si sono protratte, e alla fine la minoranza interna non ha partecipato al voto finale. Qui si possono trovare le liste complete delle candidature del Partito Democratico, tra cui c’è quella di Tommaso Cerno, di cui avevamo parlato. Questa settimana abbiamo anche discusso della rinuncia di Burioni all’offerta di Renzi di candidarsi come indipendente nelle file del Partito Democratico.

Per il centro destra ha fatto discutere la candidatura di Giulia Bongiorno come capolista della Lega Nord in vari collegi. Non sembrano però esserci troppe discussioni nel centrodestra sulle divisioni delle liste. Diversamente, anche Liberi e Uguali sembra essere in alto mare, con Possibile al limite del ritiro.

Alcune discussioni

Abbiamo discusso di un articolo del Post riguardante la proposta di regolamentazione della prostituzione di Matteo Salvini e le critiche che ha ricevuto. Contemporaneamente abbiamo anche ospitato il parere di Massimo Greco sul codice etico del Movimento 5 Stelle, giudicato in contrasto con la Costituzione e l’assenza di vincolo di mandato.

Quelli che si sono fatti notare

Paolo Gentiloni ha cominciato ha svolgere un ruolo di primo piano nella campagna elettorale, rilasciando a Claudio Cerasa del Foglio la sua prima intervista da Presidente del Consiglio. Gentiloni sarà candidato nelle liste uninominali di Roma 1.

Le elezioni locali

Alle elezioni regionali del Lazio la coalizione di centrodestra ha scelto come candidato Stefano Parisi, che si aggiunge al governatore uscente Nicola Zingaretti sostenuto dal centrosinistra e Roberta Lombardi sostenuta dal Movimento 5 Stelle. Nonostante le pressioni da parte del centrodestra, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non ritira la sua candidatura.

Visti da fuori

Abbiamo molto discusso dell’articolo del Guardian sul ritorno di Berlusconi al centro della scena politica italiana: Silvio is back.

Direzione politiche 2018

Nella puntata di ieri della sua newsletter, Giacomo Salvini si occupa del rapporto tra Italia e Unione Europea, e in particolare nell’ottica delle prossime elezioni:

Se allarghiamo un po’ lo sguardo al continente, infatti, oggi possiamo notare come il pericolo numero uno per la stabilità dell’Unione abbia un nome preciso: l’Italia. […] E’ qui che si peseranno tra poco più di un mese le forze anti-europee con il rischio di un governo anti-Unione e anti-euro. Ma quali sono le posizioni dei partiti sulla questione europea?

Per concludere, i sondaggi

La Supermedia di Youtrend del 25 gennaio non registra sostanziali cambiamenti rispetto alla scorsa settimana, con il centrodestra in vantaggio di una decina di punti sul Movimento 5 Stelle e sul centrosinistra. Inoltre Lorenzo Pregliasco di YouTrend spiega sul Post come si fanno i sondaggi politici.

Immagine da Flickr (Alice Lucchin).


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