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Il capitalismo della sorveglianza

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Su suggerimento di @N E O V I O L E N C E

Alla fine degli anni ’90, sia gli Usa che l’Europa si sono prodigati per assicurare che Internet fosse un sistema aperto. Furono introdotti incentivi affinché gli intermediari della comunicazione non interferissero con le comunicazioni online. All’epoca le aziende del web avevano più da perdere che da guadagnare nel controllare i contenuti che fluivano attraverso i loro server. Lo sviluppo di servizi online ha, però, permesso alle aziende private, sostanzialmente libere da pastoie burocratiche, di realizzare forme di business fondate sul monitoraggio dei comportamenti degli utenti.
Partendo da questo assunto storico, Bruno Saetta propone su Valigia Blu un articolo che parla delle possibilità di sorveglianza in mano alle aziende di servizi online.
Immagine da Wikimedia Commons.

 


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