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Il caso di Nadia Savchenko acuisce la tensione fra Ucraina ed EU e Federazione Russa [EN]

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Su suggerimento e a cura di @Duc d’Otrante.

La detenzione, da molti ritenuta illegale, dell’ex-pilota militare ucraina da parte del Governo Russo sta ulteriormente compromettendo i già tesi rapporti fra i due Governi e rafforzando il nazionalismo ostile alla Federazione Russa in Ucraina: Nadiya Viktorivna Savchenko è un sottufficiale ucraino trentaquattrenne già famoso in Patria prima della recente crisi Russo-Ucraina. È stata fra l’altro la sola donna dell’esercito ucraino a partecipare alle missioni di peacekeeping in Iraq. Già nel 2011 la televisione ucraina le aveva dedicato uno speciale di venti minuti.

Durante i moti secessionisti del 2014, Nadiya Viktorivna ha fatto parte del battaglione di volontari Aidar, forza ufficialmente riconosciuta dal Governo Ucraino, ma da alcuni, compresa Amnesty International, accusata di crimini che includono il sequestro di persona ed li ricatto, accuse che comunque non coinvolgono direttamente la Savchenko, e di essere ideologicamente di estrema destra.

Il 17 giugno 2014 Nadiya Viktorivna è stata catturata dai gruppi pro-Russi e successivamente inviata in Russia. Attualmente deve affrontare un processo per un’azione militare delle forze ucraine costata la vita a due giornalisti russi. Secondo i suoi legali, Nadia sarebbe stata arrestata prima dell’operazione militare in oggetto.

Nadiya Viktorivna è attualmente membro del Parlamento Ucraino (eletta per il partito Batkivshchyna, il partito di Yulia Tymoshenko) dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa , e come tale gode di immunità diplomatica. L’Unione Europea e gli Stati Uniti ne chiedono pertanto l’immediata scarcerazione. Ugualmente fanno diverse forze politiche fra cui il Partito Popolare EuropeoAmnesty International ha chiesto la liberazione sia di Nadiya Savchenko sia del produttore cinematografico Oleg Sensov. Secondo i legali della detenuta, la detenzione di Nadiya Viktorivna violerebbe anche la Convenzione di Ginevra.

Un nuovo rinvio del processo ha portato la detenuta ad uno sciopero della fame e della sete. Su richiesta del Presidente Ucraino Poroshenko, il 10 Marzo la Savchenko ha almeno accettato di assumere liquidi. Il verdetto è atteso per il 21 Marzo, ma non è chiaro se Nadiya Viktorivna sia fisicamente in grado di arrivare a tale data e comunque la sua intenzione è di continuare lo sciopero fino a quando non potrà tornare in Ucraina.

La Savchenko è considerata oggi in Ucraina un eroe nazionale ed ha ricevuto l’onorificenza di “Eroe dell’Ucraina” (la più alta onorificienza dell’Ucraina) e l’Ordine del Coraggio. La sua detenzione ha suscitato forti proteste nel suo Paese e manifestazioni anche in Russia. Le proteste in Ucraina in particolare sembrano acquisire un clima di sempre maggiore ostilità dell’opinione pubblica ucraina verso la Federazione Russa che hanno portato recentemente a manifestazioni anche violente come l’attacco ad alcune banche russe avvenuto lo scorso febbraio. Il Presidente Poroshenko si è detto pronto ad uno scambio di prigionieri, ma ha anche aggiunto che fino ad ora ciò non sembra interessare le autorità federali russe. Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, uno scambio di prigionieri sarà possibile solo dopo il verdetto.

 

Immagine tratta da Wikimedia Commons.


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