un sito di notizie, fatto dai commentatori

Il Taglio. Ancora sulla letteratura working class di Anthony Cartwright

0 commenti

A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Su Giap – Il blog di Wu Ming, la recensione del romanzo Il taglio, l’ultimo lavoro dello scrittore britannico Anthony Cartwright.

I romanzi di Anthony Cartwright sono atti d’amore. Amore per chi ha perso: calciatori fuori tempo massimo; ex-pugili che rimpiangono il ring; madri di vent’anni o di quaranta, con due lavori o nessun lavoro, con figli piccoli o già troppo grandi. Amore per la gloriosa classe operaia del Regno Unito, quella che costruì l’impero e la ferrovia (i navigator di cui cantavano i Pogues, che non andavano per mare, ma sulle rotaie); quella che ha sputato sangue nelle miniere di carbone e nelle acciaierie della rivoluzione industriale e che di rivoluzione ne sognò un’altra, almeno finché l’orgoglio, le lotte sindacali e la prospettiva di un futuro migliore rimasero qualcosa di tangibile sull’isola dove nacque il marxismo. Un sogno che andò via via annacquandosi fino a quando l’avvento del liberismo, là prima che altrove, mise fine al futuro in nome dell’eterno presente della merce. Avvenne dopo l’ultima grande prova di resistenza operaia del Novecento europeo, la lotta dei minatori di metà anni Ottanta. Vinsero i Conservatori, vinse l’antropoide signora Thatcher, che in cambio aveva rinverdito la grandeur imperialista con la facile vittoria militare alle isole Falkland.

Il Manifesto pubblica un’intervista allo scrittore britannico Anthony Cartwright.

Cairo e Grace, i protagonisti del romanzo, sembrano incarnare le due anime della società inglese che si sono misurate, e contrapposte, nel corso del referendum sulla Brexit. Cosa rappresentano per lei?

All’inizio possono apparire come due figure stereotipate. Quasi come se fossero personaggi dei tarocchi, ma naturalmente molto inglesi, o della tradizione del Music-hall: l’operaio di Dudley, nella Black Country dell’Inghilterra settentrionale e la giornalista dei quartieri del Nord di Londra, spesso descritti come «radical-chic». Cairo scava tra le rovine delle fabbriche abbandonate da tempo alla ricerca di rottami metallici e sogna di riprendere la carriera da pugile che però non lo ha mai portato da nessuna parte. Grace è una regista, abituata a intervistare le persone vittime del conflitto nei Balcani ma che conosce poco o nulla della Gran Bretagna operaia. In un certo modo volevo che rappresentassero le due polarità dello scontro politico che ha diviso, e divide ancora oggi, il paese, se non proprio due diversi modi di essere della Gran Bretagna. Anche se, per ironia della sorte, in circostanze normali avrebbero entrambi votato per il Partito laburista.

Immagine da pxhere.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.