Su suggerimento di @Ander Elessedil

Su Data Journalism Elisabetta Tola affronta il problema dell’abbandono scolastico in Italia.

Il lavoro del blog sull’argomento nasce cinque anni fa quando la Ahref, una associazione trentina, aveva cercato di vederci chiaro nei confusi dati sull’abbandono scolastico del nostro paese. Allora – era il 2011 – il tasso di abbandono scolastico poneva l’Italia come fanalino di coda in Europa insieme a Spagna, Portogallo e Malta. La situazione è critica soprattutto in certe realtà del Sud Italia ed è più marcata per i ragazzi che per le ragazze.

Nel 2010, in Italia, gli studenti iscritti a tutte le scuole dalla primaria alla secondaria di secondo grado, erano 7 milioni e 200mila. Di questi, 2 milioni e 700mila erano iscritti alle scuole superiori. Ed è proprio andando a guardare in dettaglio i dati delle scuole superiori, confrontandolo con la popolazione italiana di quella fascia di età, che si vede dove sta il problema. Perché, in particolare, l’abbandono avveniva nel primo biennio delle scuole superiori. In quello che dovrebbe essere un biennio obbligatorio, che è stato alternativamente modificato, a seconda delle riforme, in biennio delle superiori o in biennio formativo-professionale, con alterne vicende anche sul fronte delle risorse e delle strutture messe in campo a livello delle diverse regioni.

 

Immagine da Pixabay