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Intorno all’Ilva di Taranto stanno coltivando la cannabis per bonificare i terreni

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Su suggerimento di @Ergosfera@Raphus Cucullatus jr 

La canapa è utilizzata, come era già successo a Chernobyl, per assorbire e rendere innocue le sostanze tossiche, compresa la diossina. Ne parla Vice, citando anche una pubblicazione scientifica sul tema:

“Le radici della cannabis mostrano un’elevata resistenza ai metalli pesanti, che gli conferisce la caratteristica di accumulatori di tali sostanze (più di 100 mg kg-1 nel caso del cadmio)” affermano gli autori, che sottolineano come le radici più giovani della cannabis raccolgano i metalli e li rendano innocui grazie alle fitochelatine—proteine citoplasmatiche prodotte in risposta a un eccessivo assorbimento di metalli pesanti, che hanno un effetto detossificante su questi ultimi.
“La canapa è una pianta tollerante ai metalli pesanti, con radici resistenti e una forte capacità di acclimatamento. Queste caratteristiche la rendono un candidato chiave per approcci di fitorisanamento” conclude il documento. Si tratta, questa, di una delle tante ricerche presenti a livello internazionale che confermano il potere bonificante della cannabis, attraverso questo giochino di assorbimento e detossificazione dei materiali inquinanti.

Immagine da geograph.org.uk.


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