RaiNews riferisce che Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo contro l’Iran, colpendo siti militari e nucleari in diverse città, tra cui Teheran, Natanz e Tabriz. L’operazione ha causato la morte di scienziati nucleari e di alti ufficiali iraniani, tra cui il comandante delle Guardie della Rivoluzione. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha definito l’attacco una risposta necessaria per prevenire una “minaccia esistenziale” e ha dichiarato lo stato di emergenza.
L’Iran ha promesso una “dura punizione”, mentre aumentano i timori per una drammatica escalation regionale. Gli Stati Uniti si dichiarano non coinvolti, ma monitorano la situazione con preoccupazione. Intanto il prezzo del petrolio è salito rapidamente e si teme un contrattacco con missili balistici da parte di Teheran.
L’aeronautica israeliana ha sferrato due ondate di attacchi che si sono abbattute su sei diversi siti localizzati in cinque importanti città iraniane. A riferirlo sono i media di Stato iraniani che riportano la mappa dei luoghi finiti sotto attacco. I jet da guerra israeliani hanno colpito l’impianto nucleare di Natanz, a sud di Teheran, ma anche diverse postazioni militari situate nei dintorni della capitale. Oltre alla principale città del Paese sono finite sotto attacco la città di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie; le città di Esfahan e Arak a sud della capitale e la città di Kermanshah, a ovest di Teheran.
Qui il live del Guardian per seguire gli avvenimenti.
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