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La casa della cultura alternativa è a Milano

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A cura di @Nedcuttle21(Ulm).

Su Internazionale, un articolo sulla storia del centro sociale milanese Cox 18 e sulla figura dello scrittore e libraio toscano Primo Moroni, punto di riferimento della sinistra extraparlamentare, scomparso nel marzo del 1998.

Il pomeriggio del 30 maggio 1995, Lawrence Ferlinghetti imboccò via Conchetta dal lato dei Navigli. Era la seconda volta che veniva a Milano. La prima, nel 1989, era sulle tracce della famiglia paterna, originaria del bresciano.

Questa volta invece il suo obiettivo era il libraio milanese Primo Moroni, che nel 1992 aveva riaperto lì la storica libreria Calusca, aggiungendo City Lights al nome, in omaggio all’esperienza editoriale di Ferlinghetti a San Francisco e gli aveva pure assegnato la tessera onoraria di socio numero uno. L’allora settantacinquenne poeta americano aveva in tasca solo “un indirizzo vago”, come raccontò in un taccuino di viaggio, pubblicato in Italia dal Saggiatore con il titolo Scrivendo sulla strada, ma questo non gli impedì di centrare l’obiettivo.

Immagine da Flickr.

 


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