A cura di @massimodibona.
Non di rado politica e affari corrono su binari diversi. Soprattutto nel mondo del petrolio e del gas, dove le grandi multinazionali energetiche (Big Oil) hanno sempre avuto interessi quasi dappertutto, sovente anche in Paesi tra loro rivali.
Qualcosa, tuttavia, sta cambiando. L’avvento di Donald Trump, un presidente meno incline alla diplomazia e più affezionato alle sanzioni, pare aver accelerato un processo di polarizzazione delle crisi geopolitiche in corso creando grandi blocchi contrapposti dove l’energia si fonde con gli interessi politici. Un Risiko dell’energia dove però stanno emergendo alcuni liberi battitori, come la Francia.
Altro fronte molto caldo è l’Artico, dove la Russia gioca una partita decisiva per il proprio futuro. In questo rimescolamento di alleanze e sviluppo di progetti petroliferi gioca un ruolo anche il gruppo ENI. http://www.green.it/eni-trump-e-le-trivellazioni-nellartico/
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