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La lezione dello Sri Lanka per Farm to Fork

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Sul sito dell’Accademia dei Georgofili viene pubblicato un articolo di riflessione che parte dai recenti avvenimenti politici in Sri Lanka e propone una riflessione sulle politiche agricole europee, in particolare la strategia “Farm to Fork”:

La crisi economica e politica che in queste settimane sta sconvolgendo lo Sri Lanka deve essere occasione di riflessione. Molti sono i motivi che hanno portato allo scenario attuale: dalla pandemia che ha azzerato il turismo nel Paese e quindi l’afflusso di valute forti, alla gestione politica degli ultimi anni che ha portato a scelte discutibili.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’obbligo, su suggerimento di Vandana Shiva, di convertire tutta l’agricoltura del Paese a biologico, bloccando le importazioni di fertilizzanti di sintesi e impedendo l’utilizzo di agrofarmaci per la protezione dei raccolti. Le produzioni sono crollate, l’industria del tè – di cui il Paese era ricco esportatore – è in ginocchio, molte aziende agricole sono sul lastrico e non riusciranno né a pagare i fornitori per l’annata agraria passata, né ad investire su quella attuale.

“Farm to Fork” si propone, entro il 2050, di ridurre consistentemente l’utilizzo di agrofarmaci e fertilizzanti in Europa e ridestinare il 10% dei terreni agricoli ad usi non produttivi, ma anche aumentare la quota di agricoltura biologica fino al 25%, e promuovere cambi di dieta fra i cittadini europei. Lo USDA, il ministero dell’agricoltura statunitense, ha provato a stimare l’impatto del programma sui mercati agricoli e alimentari.

Le conclusioni sono che tutti e tre gli scenari ipotizzati impattano sugli agricoltori europei con diminuzioni della produzione dal 7 al 12% e con un calo della loro competitività sia nel mercato interno che in quello estero. I prezzi del cibo aumenteranno a livello mondiale del 9% (scenario 1) fino al 89% (scenario 3). Il welfare sociale mondiale si ridurrà di un valore tra i 96 e i 1100 mld $ a seconda dello scenario.

Fondata a Firenze nel 1753, l’Accademia dei Georgofili è un ente dedicato allo studio delle scienze agrarie e del loro impatto sulla vita umana. Oltre all’attività di studio ed editoriale, l’ente gestisce una ricca biblioteca di oltre 92.000 volumi.


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