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Parkinson’s is a man-made disease

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Politico presenta le idee di Bas Bloem, direttore di un dipartimento di neurologia presso l’università di Nimega, nei Paesi Bassi.

La formazione professionale di Bloem è iniziata fianco di un neurologo statunitense che negli anni ’80 aveva curato dei tossicodipendenti che avevano usato un prodotto fabbricato in modo artigianale che conteneva la sostanza MPTP, e di conseguenza avevano sviluppato immediatamente sintomi uguali a quelli che la malattia di Parkinson causa invece tipicamente dopo decenni. Di qui il suo interesse a studiare se anche la malattia nota da due secoli ha delle cause tossicologiche.

Dopo decenni di attività clinica Bloem si è convinto che le spiegazioni che vengono date dagli esperti sulle cause della malattia non bastano a spiegare l’aumento continuo dei casi e la sua distribuzione geografica e sociale. Le spiegazioni comunemente date sono che ad aumentare sono le diagnosi, non i casi di malattia, e che la malattia aumenta perché aumentano persone anziane.

Bloem obietta che queste spiegazioni non sono sufficienti, e che invece l’epidemiologia della malattia sarebbe spiegata meglio dall’azione di fitofarmaci (lo MPTP è una molecola molto simile ad un erbicida, il paraquat, ora eliminato dal commercio in UE), solventi industriali e inquinamento atmosferico. In particolare, Bloem lamenta che l’attuale metodo per rilevare la tossicità dei fitofarmaci è adatto per rilevare la tossicità acuta delle singole molecole studiate, ma non vengono usati strumenti  per rilevare la tossicità cronica delle combinazioni di fitofarmaci.

Anche Bernhard Url, al tempo direttore della European Food Safety Authority (EFSA), ammette che la sua agenzia ha dei problemi

The agency relies on a system built around predefined methods and industry-supplied data. “We assess risk based on what we’re given, and what the framework allows us to assess”…

…He described EFSA as an agency charged with assessing a food system worth trillions — but working with limited scientific resources, and within a regulatory model that was never designed to capture the risks of chronic diseases like Parkinson’s.

“We don’t get the support we need to coordinate across Europe,” he said. “Compared to the economic importance of the whole agri-food industry … it’s breadcrumbs.”

But he drew a sharp line when it came to responsibility. “The question of what’s safe enough — that’s not ours to answer,” he said. “That’s a political decision.” EFSA can flag a risk. It’s up to governments to decide whether that risk is acceptable.

 


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