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La nuova vita del fiume Po: Milano si avvicina al mare

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A cura di @Yoghi e @Uqbal.

Il trasporto fluviale nella valle del Po è, percentualmente, poca cosa rispetto alla gomma e anche rispetto al treno. Nondimeno, i progetti e i cantieri ci sono. Pochi giorni fa è stata inaugurata la più importante opera di ingegneria idraulica mai realizzata in Italia (sei anni di lavoro per 47 milioni di euro), ovvero la conca di navigazione di Isola Serafina.

Un articolo del Sole 24 Ore fa il punto sulla situazione:

Sei anni di cantieri e 47 milioni di euro di investimento per realizzare la conca di navigazione di Isola Serafini, nel Piacentino – la più importante opera di ingegneria idraulica mai realizzata in Italia, inaugurata pochi giorni fa – non bastano per annunciare a gran voce che il Po torna a essere una via d’acqua strategica per i commerci e il turismo dall’Adriatico a Milano. Ma l’eliminazione dello sbarramento di Monticelli d’Ongina trasforma il tema della navigabilità del Grande Fiume (anche per imbarcazioni di V classe, quelle tra le 1.500 e le 3mila tonnellate) da sogno d’antan a progetto realizzabile nel giro di due-tre anni, almeno lungo l’asse emiliano da Ravenna a Piacenza.

Lo stesso Sole 24 Ore aveva parlato della relativa situazione logistica qualche settimana fa:

L’occasione per fare il punto sugli interventi per la navigazione del Po è stata la visita di ieri nelle terre ducali di Julian Espina, project officer della Commissione europea, che ha co-finanziato il 20% (9,3 milioni) dei 46,4 milioni di euro di investimento per potenziare lo snodo piacentino, nell’ambito del progetto «Iniwas. Miglioramento del sistema idroviario del Nord Italia», dopo che l’Ue ha inserito il Grande fiume e i suoi canali tra i dieci corridoi chiave della rete transeuropea dei trasporti 2014-2020.

Immagine da Flickr.

 


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