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La scuola italiana alle prese col digitale

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La seconda parte di un’inchiesta di Valigia Blu sul comparto istruzione indaga il processo di digitalizzazione della nostra scuola.

«Se non è e non sarà anche digitale, la scuola non avrà futuro». Queste erano state le parole di Luca Attias nel novembre del 2018, poco dopo essere stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. Attias – che dal mese scorso ricopre la nuova carica di direttore del Dipartimento per la Trasformazione Digitale – aveva continuato affermando che «gli studenti devono essere accompagnati nell’uso consapevole delle tecnologie: la costruzione di cittadini che sappiano vivere il digitale deve iniziare a scuola, in modo da poter utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione».

Quello della digitalizzazione delle scuole italiane e dell’insegnamento dell’uso delle tecnologia è un percorso che parte da più di dieci anni fa, quando nel 2007 si era discusso di un “Piano Nazionale per la Scuola Digitale”, cioè il programma di indirizzo del Ministero dell’Istruzione con “l’obiettivo principale di modificare gli ambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale nella scuola”.

Immagine da needpix.


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