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La Storia secondo Barbero

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Su segnalazione di @Papaocchio e @NedCuttle21(Ulm).

Alessandro Barbero chiacchiera di storia e di medioevo con Matteo De Giuli in questa intervista per Il Tascabile:

Con la popolarità arrivano le richieste di incontri, altre conferenze, interviste, nuove comparsate: come si fa a resistere, a non dire sempre sì, a non trasformarsi in un “personaggio da TV”?
Rispondo con una banalità assoluta: la cosa di cui mi sono reso conto, via via negli ultimi anni, man mano che aumentavano gli impegni legati a questa crescente popolarità, è che a me piace – più che l’andare in giro e il parlare in pubblico e l’andare in televisione – a me piace starmene a casa mia con mia moglie, starmene in campagna tutta l’estate, tranquillo, senza rotture di scatole, andare con il binocolo a fare birdwatching, andare in biblioteca a fare il mio lavoro, a studiare, andare in archivio. Quelle sono le cose che a me piace fare più di tutto. Poi andare a parlare a un festival davanti a mille persone è bellissimo, incontrare persone per strada che ti salutano è bellissimo, avere dei programmi televisivi è bello e interessante, sono tutti degli arricchimenti. Però nel momento in cui queste cose ti mangiano l’altra parte della vita a me non piace più. E allora guardo l’agenda e dico quand’è che potrò andare a giocare a war game dal mio amico Sergio – un’altra delle cose che mi piacciono di più al mondo? No domani no perché devo andare a fare una conferenza. Dopodomani sono a Roma a registrare… Sto cercando di ridurre un po’ la quantità degli impegni per salvarmi pezzi di vita.
Immagine: Alessio Jacona


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