Su suggerimento di @Raddit
In una lunga serie di Tweet, Francesco Costa fa una retrospettiva del suo impegno giornalistico nelle elezioni presidenziali statunitensi, con una nota di rammarico.
Mai fatti pronostici, ho un altro mestiere, ma ho scritto sempre e fino all’ultimo che vittoria di Trump fosse improbabile, non impossibile.
— Francesco Costa (@francescocosta) November 10, 2016
Questo è del 2 novembre, ma gli iscritti alla newsletter sanno che ne parliamo dall'inizio della campagna. https://t.co/A03iSUxhRn pic.twitter.com/sIOu0iwcqA
— Francesco Costa (@francescocosta) November 10, 2016
Poi ovviamente anche io sono stato colto di sorpresa, e sento molto il peso di aver guardato dall’altra parte: da ieri non penso ad altro.
— Francesco Costa (@francescocosta) November 10, 2016
Insomma, molte cose le avevamo sotto gli occhi: questo peggiora la situazione per certi versi. Servirà un po' di tempo per capire veramente.
— Francesco Costa (@francescocosta) November 10, 2016
L'”arrivederci” nel ultimo podcast si conclude così: “Qui arriva la parte più personale di questa discussione. […] Fra quattro cercherò di nuovo di viaggiare negli Stati Uniti, di scoprire ancora più cose, di parlare con le persone, ma soprattutto cercherò di fare una cosa: leggere ogni giorno un sondaggio in meno e un reportage in più”
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