Su suggerimento di @Ander Elessedil.
Un anno fa la Russia mise una serie di sanzioni su alcuni prodotti agricoli europei come reazione alle sanzioni imposte da EU + Stati Uniti riguardo alle vicende dell’occupazione della Crimea e della guerra civile nel Donbass.
Alcune produzioni agricole italiane sono state molto colpite da questo blocco, visto che la Russia era uno dei maggiori mercati di sbocco, e questo argomento è stato spesso usato da alcuni partiti politici per chiedere un’eliminazione delle sanzioni e in generale per propaganda politica.
Ma la situazione reale, qual è?
Il dipartimento per l’agricoltura dell’Unione Europea rilascia, in occasione dell’anniversario, le statistiche più aggiornate. L’export di prodotti agricoli UE, nel periodo agosto 2014-maggio 2015, è aumentato. In pratica l’agricoltura europea ha trovato nuovi mercati di sbocco per fronteggiare la perdita di quello russo.
I dati sono aggregati, nel dettaglio alcune categorie di prodotti fra quelli più colpiti dal bando registrano ancora un deficit, anche se meno marcato di quanto possibile grazie alla diversificazione.
Come mostra la seconda tabella la Russia è solo uno dei molti mercati disponibili e nemmeno il maggiore, pertanto non deve stupire la resilienza mostrata dall’agricoltura europea.
Immagine “Vincent van Gogh (1853-1890) – Wheat Field with Crows (1890)” di Vincent van Gogh Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons
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