Sul sito della protezione civile si può vedere una mappa della situazione in Italia (qui c’è la versione per dispositivi mobili). Su VirusConV si possono trovare i dati per la situazione mondiale. Il sito del Sole 24 ore fornisce dati e mappe aggiornate e qui potete trovare infografiche aggiornate sulla base dei dati del Ministero della Salute. Qui la situazione della copertura vaccinale.
Facciamo uno sforzo contenendo gli OT e le risse: leggere le discussioni centrate sull’argomento è utile a tutti
Walter Ricciardi: il virus va eliminato non ci si può convivere
di ex-cocomeraio
Walter Ricciardi in un articolo su Avvenire critica chi pensa a ritorni alla normalità troppo accelerati e prende in esempio la catastrofe indiana dove aver permesso lo svolgimento dei nomali riti induisti ha portato ad un disastro sanitario.
Cosa hanno in comune l’India e l’Italia, la Germania e gli Stati Uniti, la Francia e i Paesi est-europei? La scelta di pensare di poter convivere con il virus e/o di pensare che una singola arma, la campagna vaccinale di massa, possa riportare l’epidemia a livelli sopportabili. Non sarà così: solo motivando l’intero Paese ad azioni coraggiose e non cedendo a stimoli divisivi e populistici che fanno leva su una popolazione provata tutta psicologicamente e in parte anche economicamente si potrà affrontare una battaglia lunga e faticosa, in cui ogni deroga all’evidenza scientifica e alla crudezza dei dati potrebbe portare a bilanci drammatici in termini di sofferenza e morte.
La ricerca per il vaccino Oxford/AstraZeneca è stata finanziata per il 97% dal pubblico
di Perodatrent
Il Guardian da notizia della pubblicazione in preprint di uno studio che ha valutato come è stato finanziato il lavoro che ha portato allo sviluppo del vaccino creato da una spin-off della università di Oxford e prodotto da AstraZeneca.
Gli autori hanno calcolato i finanziamenti in due modi: risalendo a quelli pubblicati negli articoli che riguardavano i vari studi sugli adenovirus come vettori degli acidi nucleici, e alternativamente richiedendo le informazioni alla università di Oxford in base al Freedom of Information Act.
In questo modo hanno avuto accesso alle informazioni dal 2004 all’Ottobre 2020. La ricerca a partire dagli articoli ha trovato finanziamenti per 228 milioni di sterline, quella fatta con le richieste FOIA ha identificato finanziamenti per 104 milioni.
I risultati sono che fino a Gennaio 2020 (inizio pandemia) i finanziamenti ad Oxford sono arrivati quasi esclusivamente dal pubblico di vari paesi, mentre dall’inizio della pandemia è stato in assoluta prevalenza il governo del Regno Unito a finanziare la ricerca.
L’articolo non prende in considerazione le spese del privati per lo sviluppo del prodotto industriale.
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