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L’eredità degli esperimenti medici nazisti [EN]

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A cura di @Uqbal.

È noto che gli scienziati nazisti, come Mengele, fecero esperimenti brutali ed inumani su prigionieri inermi. Se da un lato l’assoluta riprovazione morale per queste pratiche è oggi ovvia ed immediata, dall’altro rimane il dubbio che almeno parte di quella ricerca medica, benché esecrabile, possa essere stata scientificamente valida o persino utile.

In realtà non è così. Un articolo sul sito Ati spiega che la ricerca medica nazista nei campi di concentramento fu di qualità infima, a stento definibile come scienza. Con un’eccezione, però:

By far the most promising fields of Nazi medical research were battlefield medicine and trauma experiments. These experiments were undertaken by commission from the German military, and they usually tried to answer direct questions about the damage human beings were likely to suffer in combat. This discrete problem and narrow research focus disciplined researchers to actually generate useful data that’s still occasionally cited.

Immagine da Wikimedia.

 


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