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L’Hub Italiano del gas rischia il naufragio.

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Su suggerimento di @Tonic Cool

La creazione di rigassificatori e di pipeline con i paesi produttori di gas, il rimodernamento della rete, le acquisizioni fatte da ENI (in particolare Distrigas), facevano parte della strategia energetica italiana che con la diversificazione delle fonti avrebbe garantito la sicurezza energetica e limitato i rischi attuali; tra i nostri principali fornitori figurano infatti Russia, Libia e Algeria. Inoltre, l’Italia avrebbe avuto un ruolo da protagonista con effetti positivi sulla nostra bilancia dei pagamenti e sulla nostra economia.

I comitati contro i rigassificatori, la stampa, burocrazia ed inchieste hanno contribuito a bloccare quella che era una seria pianificazione strategica: il TAP (il gasdotto Trans-Adriatico che avrebbe trasportato il GAS Azero) potrebbe diventare inutile con la realizzazione di pipeline parallela lungo la tratta balcanica. Ne parla questo articolo de Il Sole 24 Ore.

Immagine da pixabay.


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