un sito di notizie, fatto dai commentatori

La lingua disonesta: come scrivono al ministero dell’istruzione

22 commenti

Su segnalazione di @alessandromeis.

Claudio Giunta analizza una circolare del ministero dell’istruzione che dovrebbe spiegare ai dirigenti scolastici nuove misure per il miglioramento dell’insegnamento. Un titolo incomprensibile, un preambolo pieno di digressioni, i famigerati dicolon sparsi ovunque rendono il testo un esempio di lingua disonesta, la lingua

di chi non sa bene che fare, non ha le idee chiare, non vuole assumersi le responsabilità che gli competono (e che il discorso chiaro impone a chi lo pronuncia), e lascia a chi deve leggere (e soprattutto: a chi deve obbedire) il compito di decifrare, di leggere fra le righe, di stiracchiare le parole e i concetti dalla parte che vuole, anzi di interpretare le parole e i concetti come s’interpreta il Talmud, cercando d’indovinare le intenzioni di un padrone invisibile e capriccioso, che dice e non dice, che lascia agli altri il compito di riempire con qualcosa lo spazio che lui ha lasciato vuoto non per liberalità ma per inabilità a parlar chiaro, ossia a decidere, e cioè per codardia.

Immagine da Wikipedia.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.