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Mosche, conchiglie e lunghi viaggi per mare

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Un articolo pubblicato su MaddMaths spiega la geometria dei percorsi seguiti dagli insetti quando questi sono attratti da una sorgente luminosa.

Ritorna l’estate, finalmente, dopo una lunga e piovosa primavera. Ritornano le cene in terrazza, all’aperto, magari sotto una pergola a cui sono appese traballanti lampadine. Meno benvenuti ritornano gli insetti: zanzare, mosche e moscerini di ogni tipo che attratti da quelle lampadine ci ronzano attorno. Già. Ma se sono attratti dalla luce delle lampadine perché non ci volano diretti, invece che avvitarcisi attorno? Quale percorso segue un insetto attratto dalla luce e perché? Per capirlo bisogna capire in che modo gli insetti sono attratti dalla luce. I loro occhi sono composti di molti settori, chiamati ommatidia, ciascuno dei quali è una cella esagonale di fotorecettori orientati in maniera leggermente dissimile dalla cella adiacente. Poiché la luce stimola al massimo solo quegli ommatidia su cui cade perpendicolarmente, il sistema visivo degli insetti permette loro di determinare con grande precisione l’angolo tra la loro direzione di movimento e quello di una sorgente luminosa. Più che essere attratti dalla luce, gli insetti si muovono mantenendo un angolo costante con la direzione dei raggi luminosi.

Immagine da pxhere.

 


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