Su suggerimento di @aghi di pino.
La sentenza del Tar Lazio sulle assunzioni nei musei, entra direttamente nella discussione più generale sulla nuova e vecchia politica: chi difende il Tar è immediatamente catalogato tra i sepolcri imbiancati, mentre ha magari solo a cuore il rispetto delle regole; chi lo attacca è arruolato tra i “nuovisti a tutti i costi”, ma spesso sogna solo un Paese meno bloccato dalla burocrazia, dove i politici si prendano le loro responsabilità e ai giudici non rimanga che far applicare leggi chiare ed univoche.
Tommaso Montanari su huffingtonpost.it ci da la sua lettura.
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